giovedì 19 dicembre 2013

SNAPCHAT: STORIA DI UNA APP DI SUCCESSO



SNAPP CHAT : ??
Che Snapchat sia il social del momento, è cosa nota. Creata da due studenti di Stanford, l’applicazione di messaggistica istantanea consente di condividere con i propri amici contenuti che si autodistruggono dopo pochi secondi.
Fin da quando è apparsa sulla scena, Snapchat è dilagata tra gli adolescenti come app per ilsexting, l’invio di foto e video ammiccanti. Per la prima volta gli adolescenti di mezzo mondo hanno avuto a disposizione un’applicazione per inviare contenuti sessualmente espliciti senza il rischio di lasciarli nella memoria dello smartphone di un ex-fidanzato.
Chiaramente, colui che invia determinati file, ha la possibilità di scegliere per quanto tempo potrà essere visualizzato il messaggio. Quindi, una volta visualizzato e letto, sparirà per sempre dalla memoria interna dello smartphone del destinatario.Questo programma sembra molto interessante, visto che Facebook conserva le nostre foto, i nostri video, e i nostri messaggi per ben 90 giorni. Negli Stati Uniti sta riscuotendo un enorme successo, infatti, solo nel mese di dicembre, sono state condivise attraverso Snapchat più di 50 milioni di foto.

I NUMERI
Qualche numero sul successo di Snapchat? Ogni giorno vengono scambiati circa 400milioni di “snap”, senza contare l’offerta di 3 miliardi di dollari avanzata da Facebook, e il clamoroso rifiuto dei due fondatori.  Snapsearch è disponibile per iOS e Android e nel weekend di lancio ha già avuto più di 2000 download.
L’ADVERTSING SU SNAPCHAT
Ma sarà anche la terra promessa dell’advertising? È presto per dirlo. Certo è che con 350 milioni di “snaps” scambiate al giorno, uno zoccolo duro di utenti fatto per lo più di adolescenti e i teenager in fuga da Facebook (scesi dal 76% al 56% secondo Global Web Index), i marketer dovranno presto fare i conti con la nuova piattaforma.
Il fatto è che non è stato chiaro fin da subito come sfruttare, al di là della pratica del sexting dilagata tra gli adolescenti, contenuti che vivono il tempo di un tap sullo smartphone. Eppure molte aziende hanno deciso di provare, nell’intento di guadagnare vantaggio competitivo.
Molti brand, quindi, hanno coltivato mille cautele prima di avvicinarsi alla piattaforma. Non è stato così per MTV UK che, per niente intimidita dalla reputazione dell’app, l’ha sfruttata perpromuovere la 6° edizione del Geordie Shore, clone britannico del Jersey Shore, trash reality americano ad alto contenuto erotico. Foto e video sono stati diffusi in anteprima attraverso l’app con ottimi risultati di visibilità.

STORIE DI SUCCESSO SU SNAPCHAT
Forse fiutando i possibili utilizzi a fini pubblicitari, Snapchat ha lanciato lo scorso ottobre la nuova funzionalità Stories per dare la possibilità di creare contenuti che durano un giorno intero. Messaggi, foto e video vanno a comporre una timeline di 24 ore, possono essere visualizzati più volte in questo arco di tempo e vengono cancellati nell’ordine temporale in cui sono stati inseriti. Un modo, dunque, per dare un senso a snap in successione e raccontare la storia di una giornata.
Intuendo le possibilità narrative della nuova funzionalità, molti brand si sono lanciati nella sperimentazione. Lo scorso maggio Taco Bell, catena di fast food dedicata alla cucina messicana, ha usato le Stories di Snapchat per lanciare il suo Beefy Crunch Burrito. Un modo divertente per essere in contatto con i clienti e trattarli – secondo le parole di Tressie Lieberman, manager della divisione social e digital della catena – “come amici e non come consumatori”.
Ma Snapchat ha fatto capolino anche nel football americano I New Orleans Saints hanno usato le Snapchat Stories per raccontare ai tifosi il dietro le quinte degli incontri di campionato: scatti dagli armadietti dei giocatori, istantanee di viaggio, pre-partita e momenti di spogliatoio.

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