Una
ricerca americana ha rilevato dati, statistiche e tendenze per il social media
marketing per il B2B. Ci sono delle sorprese.
Ma
prima di parlare della ricerca, diamo uno sguardo a cosa si intende per SOCIAL
MEDIA MARKETING:
IL SOCIAL MEDIA MARKETING
Il social media marketing
- user-generated
content, consumer-generated-media -
sono quegli strumenti online attraverso cui le persone possono rapidamente
condividere contenuti testuali, immagini, file video e audio.
Quella
dei social è stata un’autentica rivoluzione: la sociologia si sposa con la
tecnologia, e quelli che prima erano aridi monologhi si sono trasformati in
dialoghi fittissimi. L’informazione è sempre più democratica, e gli utenti si
fanno produttori di contenuto.
Il Web Marketing non poteva non sfruttare quindi questa occasione.
Il social media marketing consiste in numerosi interventi
atti a sponsorizzare la nostra attività online, il nostro brand o il
nostro sito.
Creare quindi tanti account quanti sono i social media più
famosi, cercando di renderli simili per logo, stile grafico, ecc. aiuterà a
migliorare la visibilità aziendale.
L’omologazione è indispensabile, perché tutto concorre a creare
un’immagine e un marchio di fabbrica che ci contraddistinguono, rendendoci
sempre riconoscibili.
Gli account così creati vanno costantemente
seguiti, monitorati, affinché possa essere “corretto il tiro” in caso di
crescente impopolarità o di interazioni infrequenti.
I post devono essere pubblicati regolarmente, e dobbiamo
generare un continuo “chiacchiericcio” che ci riguardi: impostiamo il nostro
sito affinché la pubblicazione di ogni contenuto si traduca automaticamente in
post, con pubblicazione immediata su ognuno dei social da noi
scelti. ll nostro obiettivo principale deve essere quello di stimolare costantemente la comunicazione, e di generare quello che definisco
il “chiacchiericcio”: quanto più i post sono arguti, intelligenti, mirati,
tanto più sortiranno buone reazioni negli opinion leader e tra gli utenti
standard. Non abbiamo la possibilità di condividere infinite volte i medesimi
post, ma dobbiamo fare in modo che le condivisioni siano spontanee, ovvero che
gli utenti, influenzati dagli opinion leader e attratti da ciò che
pubblichiamo, siano contagiati dalla “febbre” dello share.
LA RICERCA
Il Social media marketing è
ormai una realtà per moltissime imprese. Negli Stati Uniti è percepita come
imprescindibile: i dati rivelano che il 99% delle aziende Usa adottano una
precisa strategia di Social media marketing.
Un’ interessante evidenza dello studio riguarda le attività di monitoraggio
dei risultati. In primo luogo, i parametri “preferiti” sono squisitamente
quantitativi (traffico, numero di fan, numero di download .
In secondo luogo, poche imprese ritengono calcolabile il ritorno
dell’investimento: il 53% del campione giudica il ROI incalcolabile sui social
network o non si pone nemmeno la questione.
Infine, il dato più utile: il social network più utilizzato per
il social media marketing in B2B. La palma d’oro, a sopresa, va a Twitter. L’85% delle imprese lo preferisce rispetto alla
concorrenza. Il secondo posto è appannaggio di Linkedin (82%), il terzo di
Youtube (77%) e il quarto è di Facebook (71%).
Twitter, in particolare,
risulta molto apprezzato per la velocità degli scambi. Velocità che facilita la
pubblicazione e la gestione dei contenuti ma che spinge, inoltre, i destinatari
del messaggio a rispondere con maggiore frequenza. Twitter, in particolare, risulta
molto apprezzato per la velocità degli scambi. Velocità che facilita la
pubblicazione e la gestione dei contenuti ma che spinge, inoltre, i destinatari
del messaggio a rispondere con maggiore frequenza.
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