La formazione a distanza (FAD) è l'insieme delle attività didattiche svolte all'interno di un progetto educativo che prevede la non compresenza di docenti e discenti nello
stesso luogo.
I PLUS DELLA FORMAZIONE A DISTANZA
La formazione a distanza:
1. Supera i limiti posti
dall'assenza di un luogo fisico come l'aula tradizionale;
2. Riduce i costi
complessivi dell'intervento didattico a regime;
3. Razionalizza
l'intervento del docente con la possibilità di distribuire on-line varie
tipologie di documenti e materiali audiovisivi anche interattivi;
4. Permette una fruizione
didattica da parte dei discenti parzialmente on-demand che
semplifica la partecipazione ai corsi da parte di studenti lavoratori, anziani
o ospedalizzati;
5. È svincolata dal tempo,
dallo spazio e dai luoghi di fruizione dell'apprendimento.
UN PO’ DI STORIA: DALLE TELEFORMAZIONE ALL’
E-LEARNING
Negli anni venti e trenta si diffonde una
nuova tecnologia, la radio, che permette alla formazione di scoprire
le potenzialità di un mezzo che si propaga nell'etere. Si verifica così il
passaggio da una modalità di comunicazione impersonale a una modalità
diffusionale, vale a dire il paradigma “da uno a molti” ovvero “da pochi a
molti”. Spesso i corsi di formazione radiofonica utilizzano anche supporti
cartacei, indispensabili per la fase di verifica, che sono inviati per
corrispondenza.
Anche in Italia la radio è stato il primo mezzo di comunicazione di massa a
diffondersi presso ogni classe di reddito.
Dagli anni quaranta pure il telefono sarà frequentemente utilizzato come supporto.
Negli anni sessanta vengono introdotti i supporti audiovisivi (per esempio la televisione)
come strumento per apprendere.
Dopo un decennio si scoprono le
potenzialità del mezzo pure in Europa, tantoché le televisioni pubbliche
europee si assumo, nei paesi impegnati nella ricostruzione del dopo guerra, il
compito di diffondere e divulgare la cultura nazionale. Le nuove opportunità offerte dal mezzo
televisivo sono leagate alle sue esemplificazioni visive, facile da comprendere
anche per un pubblico con bassa scolarizzazione.
Un'altra tappa fondamentale fu la commercializzazione del VHS (Video Home
System): le videocassette consentirono infatti di personalizzare i tempi di
fruizione, favorendo la personalizzazione dell'offerta formativa. I sistemi per
la formazione a distanza di seconda generazione furono generalmente sistemi
integrati: gli audiovisivi sono combinati con gli strumenti offerti dalla telematica (telefono,
fax ecc.) e coi supporti tradizionali (p.e. dispense cartacee).
A metà degli anni novanta si sviluppò la teleconferenza,
usata in àmbito didattico per la soluzioni di problemi logistici all'interno
delle università.
Le tecnologie audiovisive hanno potenziato una cultura dell'immagine,
meno elitaria rispetto alla scrittura,
e una maggiore personalizzazione dei tempi e modi di fruizione.
Negli anni 90 ma soprattutto ne 2000, l'utilizzo
del PC nell'ambiente domestico
rende il passaggio a una nuova generazione.
La
FAD degli anni 90/2000 si articola in
due fasi:
1. Fase off-line, basata
sull'uso di strumenti che non si avvalgono del supporto delle reti (floppy disk, videodischi, CD-ROM);
2. Fase on-line,
caratterizzata dalla diffusione dell'uso delle reti (specie internet).
Con l'avvento della Formazione on-line,
l'apprendimento - da modalità individuale e di "autoapprendimento"
passivo, diventa un processo complesso e dinamico che prevede il ruolo attivo
del discente e dà grande importanza all'apprendimento collaborativo e
cooperativo.
Recentemente, in seguito alla maturazione
dell'editoria multimediale, l'e-learning riesce a sfruttare completamente le
nuove tecnologie.
Ad oggi molti progetti educativi istituzione ed aziende propongono la
teledidattica non solo come complemento alla formazione in presenza ma anche
come percorso didattico rivolto ad utenti aventi difficoltà di frequenza in
presenza.
Attraverso l’e-learning si facilita la formazione
continua e quella aziendale, specialmente per le organizzazioni con una
pluralità di sedi.
Recentemente è stato utilizzato anche il termine web
learning, insegnamento sul web, che accentua l'aspetto "reticolare"
dell'apprendimento, piuttosto che quello, ormai scontato, della componente
"elettronica" ovvero "virtuale"
Nella prospettiva di un graduale
affermarsi del Web semantico, infatti, si può immaginare facilmente un
percorso di apprendimento e formazione autogestito che veda il discente muoversi
attraverso vari portali e siti, piattaforme diverse (gestite da autorità
diverse), concordi nella valutazione standardizzata delle classificazioni dei
materiali, degli esami e dei livelli di ingresso e di uscita nel processo
formativo