ll fenomeno e-learning è diffuso nel panorama della
formazione a distanza da circa un decennio.
Il termine e-learning evoca subito qualcosa inerente
all’elettronico (dalla “e” posta innanzi al termine learning), e così è.
L'e-learning nasce per integrare o sostituire la
formazione in presenza in diversi ambiti sociali: dalle aziende, alle
università, alle scuole. La concezione di e-learning di “prima
generazione” prevede schemi fissi, dei software opportunamente configurati
(piattaforme LMS), che permettono la fruizione di contenuti didattici da parte
degli utenti finali. Tale fruizione avviene, in un primo momento, tramite
l’ausilio di supporti informatici (cd-rom, floppy disk) per poi adattarsi alla
rete Internet.
Ma con l'avvento di internet, e con la sua massiccia
diffusione, c'è stato un grande sviluppo dell’e-learning.
E-LEARNING E WEB 2.0
Dal Web 1.0 al Web 2.0. In altre parole, si è passati
dalla centralizzazione delle informazioni alla decentralizzazione e dilocazione
delle conoscenze, non sono più distribuite dall’alto, ma create e fruite dal
basso, in modo orizzontale. Sono sotto gli occhi di tutti i siti che propongono
le “live news”, informazioni in tempo reale, ai quali si aggiungono la miriade
di blog (stimato ad oggi in circa 71 milioni) che sono sparsi nell’universo di
bit che formano il World Wide Web. I blog hanno fatto da testa di ponte per la
diffusione capillare del Web 2.0, l’internet creato dagli utenti stessi.
L’e-learning non poteva certo essere immune al nuovo
fenomeno Web 2.0 e ne ha tratto gli aspetti migliori,consentendo agli studenti
di abbandonare la vecchia veste di utenti ai quali venivano impartite, calate
dall’alto, informazioni, per assumere la nuova posizione di conversatori, di
persone che interagiscono fra loro, creando cultura, scambiando cultura. Il
tutto utilizzando i nuovi strumenti che il Web 2.0 mette a disposizione: blog,
podcast, social bookmarking, media sharing aggiunti e integrati alle chat, ai
forum, all’e- mail preesistenti.
Si sta assistendo, in sintesi, ad una graduale e
inesorabile migrazione dalla formazione di tipo statico a quella con
caratteristiche dinamiche, dagli spazi virtuali “chiusi” di apprendimento a
quelli comuni. In altri termini, si stanno abbandonando le soluzioni software
(piattaforme) tipiche dell’elearning di prima generazione per abbracciare la
filosofia degli spazi personali di apprendimento, i quali non si limitano alla
durata di un corso, ma si propongono di accompagnare lo studente anche dopo la
fase formale e circoscritta di apprendimento, nell’ottica tanto auspicata di
lifelong learning.
Con quello che chiameremo
e-Learning 2.0 quindi si intende una nuova fase
dell'e-Learning, che prevede metodologie e strumenti basati sul Web
2.0.
La persona è protagonista del proprio apprendimento e sulla base del proprio bisogno di conoscenza utilizza applicazioni per trovare informazioni, classificarle, commentarle, condividerle con altre persone.
SOCIAL NETWORK & E-LEARNING
La persona è protagonista del proprio apprendimento e sulla base del proprio bisogno di conoscenza utilizza applicazioni per trovare informazioni, classificarle, commentarle, condividerle con altre persone.
SOCIAL NETWORK & E-LEARNING
Con la rivoluzione dei social
network nel web, sono sempre di più gli studenti e i docenti
che utilizzano Twitter, Facebook, Flickr e compagnia varia per comunicare, per
lavorare e anche per studiare. Negli ultimi mesi sono nati anche
moltissimi social network ad hoc che uniscono studenti e
professori per permettergli di scambiare idee, opinioni e materiale didattico.
I social network legati al
concetto di e-learning consolidano l'aspetto collaborativo della
formazione , che può includere: la creazione di reti di contatti, allo
scopo di identificare le persone che hanno le conoscenze e le competenze per
rispondere ad un problema; lo scambio di risorse utili, frutto
dell'esplorazione di fonti web, e soprattutto dei commenti che evidenziano il
punto di vista di ciascuno; il lavoro di co-authoring a distanza.
Gli strumenti tipici dell'e-Learning 2.0 sono il blog, come applicazione che permette la gestione la condivisione della conoscenza personale; facebook, che permette lo scambio collaborativo di testi condivisi; i canali rss, che permettono la distribuzione automatizzata di qualsiasi tipo di risorsa web (articoli, post, audio, video, slides) all'interno di siti pubblici o personali.
Gli strumenti tipici dell'e-Learning 2.0 sono il blog, come applicazione che permette la gestione la condivisione della conoscenza personale; facebook, che permette lo scambio collaborativo di testi condivisi; i canali rss, che permettono la distribuzione automatizzata di qualsiasi tipo di risorsa web (articoli, post, audio, video, slides) all'interno di siti pubblici o personali.
Si può quindi parlare di social learning, definendo
quindi un miglioramento del blended learning, che si mescola
alla formazione tradizionale e all’e-learning.
Se pensiamo ad un azienda, il beneficio di questo tipo di formazione è rappresentato dal ritorno sugli investimenti.
Ad esempio, esso permette agli allievi/dipendenti di
proseguire la lezione, anche se essa è già terminata, di seguirla su diversi
dispositivi e di poterla approfondire nel caso ne abbiano bisogno.
Infine i
dipendenti ben addestrati saranno in grado di proporre soluzioni intelligenti
ed efficaci ai clienti.
Secondo Frédéric Domon, direttore dell’agenzia SociaLearning, il social learning può essere considerato come lo sviluppo delle conoscenze, abilità e attitudini collegate tra loro da colleghi, tutor o degli esperti dei mass media elettronici.
Secondo Frédéric Domon, direttore dell’agenzia SociaLearning, il social learning può essere considerato come lo sviluppo delle conoscenze, abilità e attitudini collegate tra loro da colleghi, tutor o degli esperti dei mass media elettronici.
UFFICIO STAMPA: S&Q
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