Le aziende sempre piu' di frequente ricercano personale sui
social network, questo è un dato di fatto.
Come mostrano i dati degli ultimi anni, gli strumenti di
ricerca privilegiati sono piattaforme professionali come LinkedIn oViadeo.
In Italia le aziende che hanno
stabilito delle normative interne per l’utilizzo dei social media sono più di
una su tre, il37,5% per l’esattezza.
Complice anche la crisi, sempre più società hanno attività
di recruiting via web perché per le aziende è ovviamente un
grande risparmio economico e un modo di ottenere numerose informazioni
relative a una persona in un tempo molto breve”.
Utilizzare al meglio le piattaforme sociali non è semplice,
però, e richiede preparazione.
Per cercare profili sul web è necessaria una formazione
continua, anche con esperienze all’estero, dove le aziende usano questi
strumenti da molto tempo.
Pazienza, capacità di collegamento e velocità sono i
requisiti richiesti ai recruiter (tra loro molte sono
donne), che in Rete devono dimostrare di sapersi orientare al meglio.
Sempre secondo i dati, in Italia LinkedIn è
lo strumento più utilizzato, soprattutto per le ricerche di profili
commerciali o economici.
È necessario distinguere fra le fasce d’età, Molti
tra gli utenti di LinkedIn hanno un’età compresa tra i 40 e i 45 anni,
e sono per lo più figure destinate al middle management. Se invece
si cercano profili junior manager, allora è molto più facile
trovare informazioni su Facebook, che comunque è uno strumento da adoperare con
la dovuta cautela”.
A prescindere dai mezzi che le aziende scelgono di
usare, chi si affaccia sul mondo del lavoro deve essere consapevole che i
selezionatori usano il web in maniera trasversale, affidandosi a tutti
i mezzi a disposizione : La web reputation, la reputazione
che costruiamo in Rete — ora ha un peso maggiore. Tutto quello che pubblichiamo
sui social network e non solo, può ritorcersi contro.
Veicolare informazioni non veritiere è indice
di poca professionalità, ad esempio, così come ometterne alcune.
Da non dimenticare nella stesura del curriculum online sono i
dati anagrafici: Linkedin non ha uno spazio dedicato perché è nato in un
contesto culturale anglosassone, in cui è bandito qualsiasi tipo di
discriminazione in campo lavorativo, e quindi anche quella in base
all’età.
Anche la lingua usata per presentarsi è importante.
L’inglese apre sicuramente più prospettive, mentre l’italiano limita ovviamente
il raggio d’azione ed è una scelta che fa riflettere i selezionatori.
Per la foto, obbligatoria in qualsiasi
tipo di piattaforma professionale on line da LinkedIn a About.me, sono
ovviamente validi tutti gli accorgimenti usati per un normale
curriculum cartaceo — un documento da non mandare ancora in pensione.
Ufficio Stampa
S&Q (Roberto Martellino)
S&Q (Roberto Martellino)
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