giovedì 24 gennaio 2013

GREEN ECONOMY: GREEN MARKETING = CREATIVITA'


Non si fa che parlare di green economy e di quanto l’ambiente possa fare del bene a imprese e consumatori.

 L’anello di congiunzione tra un’azienda e il suo potenziale acquirente è sicuramente il marketing, che suggerisce l’acquisto, detta il valore della marca e parla con il cliente finale attraverso svariati linguaggi, rappresentati con i vari asset di comunicazione.
Oggi Il consumatore è sempre più attento all’ambiente.
In un recente sondaggio realizzato da Nielsen, l’Italia è al primo posto tra i consumatori che hanno dichiarato di essere attenti al consumo sostenibile.
Visto questa attenzione all’ambiente dei target di riferimento , vi riportiamo 5 storie di comunicazione di successo del 2012, da cui prendere spunto per le prossime strategie di green marketing.

Porteremo 5 esempi, 5 come i tasti che possono essere toccati nell’animo di ogni utente (emozionare, evocare, premiare, entusiasmare,divertire), 5 come gli eventi più rilevanti di questo 2012…andiamo a vedere:

1)      Emozionare come il video Kony2012. Il corto di trenta minuti girato da Invisible Children è arrivato a cento milioni di visualizzazioni in pochi giorni e la notizia ha fatto il giro del mondo.
2)      Divertire come il video più visto nella storia GanGnam Style. In soli 5 mesi il rapper sud coreano ha raggiunto il miliardo di visualizzazioni. Il video è il classico tormentone in chiave moderna: orecchiabile, ballabile e divertente. 
La stessa Greenpeace Italia, che utilizza molto i social network per dare voce alle proprie battaglie, ha realizzato un video con i passi dello Gangnam Style per la campagna sulla salvaguardia degli oceani.

3)      Evocare grazie al potere delle immagini che nell’anno dei social network e dell’esplosione del social media marketing si sono attestate come il mezzo a più alto livello di engagement. Potere dell’immaginazione, si suol dire, e questo è proprio il caso di dirlo. Le immagini, come le infografiche, sono i contenuti che vengono più condivisi e commentati dagli utenti. Il successo delle immagini passa anche dal boom dei social network a prova di scatti come Pinterest e Instagram, che è stato acquistato per ben un miliardo di dollari da Mr. Marck. Zuckerberg.

4)      Entusiasmare con imprese epiche. Ed entusiamo ed eccitazione fanno rima con Red Bull Stratos. L’impresa storica di Felix Baumgartner con la tuta spaziale brandizzata Red Bull è rimasta nella storia e l’head line “Red Bull ti mette le ali” non è mai stata più strategica.

5)    Premiare.  Sentiamo spesso parlare di migliori e la storia di marketing più pregevole su questo punto è quella raccontata da Procter&Gamble con la campagna dedicata alle mamme“Best Job”.
La pubblicità, andata in onda durante le Olimpiadi di Londra 2012, ha evidenziato il ruolo delle madri nella crescita dei piccoli campioni giocando sui valori della famiglia, dell’amore materno e della dedizione che solo una madre può dare a un figlio. La campagna è stata declinata con diverse versioni della pubblicità in molti dei paesi dove è presente P&G ed è stata anche premiata al 2012 Cannes Lions International Festival of Creativity.  

Fonte: econote.it
Rielaborazione: Ufficio Stampa S&Q

mercoledì 23 gennaio 2013

CORSO PER PANIFICATORI E PASTICCERI A VITERBO


CORSO PER PANIFICATORI:

La Provincia di Viterbo sta cercando Enti, Ditte e/o Aziende che possano svolgere un servizio per la
realizzazione e gestione di attività formativa - Progetto F.S.E. finalizzata al rilascio di attestato di frequenza
per l'attività formativa  “PANIFICATORE E PRODUTTORE DI BISCOTTERIA SECCA VITERBESE”
POR 2007-2013 -PET 2008/2010 Asse III - Inclusione sociale - FSE
Tale servizio prevede
- Servizio Formativo (parte teorica e pratica ) per complessive 120 ore
- Servizio tutoraggio allievi per complessive 120 ore
- Servizio fornitura materiali didattici
- Disponibilità (opzionale) di laboratorio e aula didattica
L’importo complessivo del servizio €. 19.440,00 iva compresa.
Tutte le aziende che abbiano il seguente requisito:
-Enti accreditati dalla Regione Lazio ai sensi della DGR 968 del 29/11/2007 e s.m.i.;
possono  presentare  la richiesta per partecipare alla gara con procedura negoziata.

Tutte le informazioni potranno essere reperite presso il Settore VI°-Formazione Professionale della Provincia
di Viterbo

CORSO PER PASTICCERI


La Provincia di Viterbo sta cercando  Enti, Ditte e/o Aziende che possano svolgere un servizio per la
realizzazione e gestione di attività formativa - Progetto F.S.E. finalizzata al rilascio di attestato di frequenza
per l'attività formativa    “TECNICHE DI BASE DI PASTICCERIA” POR 2007-2013 -PET 2008/2010
Asse III - Inclusione sociale - FSE
Tale servizio prevede
- Servizio Formativo (parte teorica e pratica ) per complessive 120 ore
- Servizio tutoraggio allievi per complessive 120 ore
- Servizio fornitura materiali didattici
- Disponibilità (opzionale) di laboratorio e aula didattica

Tutte le aziende che abbiano il seguente requisito:
-Enti accreditati dalla Regione Lazio ai sensi della DGR 968 del 29/11/2007 e s.m.i.;
possono  presentare  la richiesta per partecipare alla gara con procedura negoziata


Tutte le informazioni potranno essere reperite presso il Settore VI°-Formazione Professionale della Provincia
di Viterbo



Ufficio Stampa: S&Q 

Fonte:
http://www.merlino-vt.eu




martedì 22 gennaio 2013

IL RITORNO DI MEGAUPLOAD


Kim Dotcom, un anno dopo. 
Era il 20 gennaio 2012 quando il fondatore di Megaupload, vero nome Kim Schmitz, si ritrovò da un momento all’altro con il sito chiuso dall’FBI e una taglia sopra la testa stile vecchio West. 
Rischiava fino a 20 anni di galera per aver fornito un servizio di download gratuito e illimitato, considerato dalle autorità americane come un invito esplicito alla pirateria; e d’altra parte lo stesso Kim, hacker, miliardario e personaggio decisamente controverso, non ha mai nascosto la sua avversione per le major e la loro politica distributiva e il suo sostegno incondizionato al download illegale di film, musica e quant’altro. 
Ad un anno esatto dalla chiusura del suo sito, infatti, l’imprenditore ha deciso di lanciare un nuovo progetto, Mega; a prima vista una copia di Megaupload, in realtà un tentativo di fornire un servizio legale e inattaccabile, senza inficiare la bontà e l’utilità del servizio. 
È dunque giunto il momento di capirci qualcosa di più: cos’è Mega?
Mega, raggiungibile all’indirizzo mega.co.nz, è un servizio di deposito e condivisione di file non dissimile dall’usatissimo Dropbox
Per farla semplice: il sito mette a disposizione degli utenti una grande quantità di spazio sui propri server, gli utenti la sfruttano per depositarvi file di vario genere – e condividerli, in caso di necessità. Utilissimo per esempio quando si tratta di coordinare il telelavoro, o per avere sempre a disposizione i propri documenti indipendentemente dal computer dove si sta lavorando, Dropbox, come d’altra parte siti simili tipo Boxnet, non è responsabile dei contenuti scambiati dagli utenti: è così che questi siti “aggirano” eventuali problemi legali dovuti alla pirateria. Mega, secondo Dotcom, promette di fare un passo in più: la sua vera innovazione sta nel sistema con cui vengono cifrati i dati depositati sul server, protetti da una password unica, generata sul momento e nota solo al proprietario del file – neanche lo staff di Mega può accedervi, e controllare quindi che cosa viene ospitato sul server.
Sembra che ci sia già la fila per iscriversi a questo nuovo servizio, ma sembra anche che L'FBI sia già pronta ad una nuova offensiva.
Staremo a vedere...

venerdì 18 gennaio 2013

SOCIAL NETWORK MADE IN ITALY : CONDIVIDERE CIBI,LIBRI, AUTO E PALLONE


Magari qualcuno non lo sà, ma accanto ai colossi della rete – da Facebook a Twitter fino a Foursquare, Pinterest e Instagram – c'è una nicchia di agguerrite piattaforme "social" che iniziano a lasciare il segno, legati agli ambiti della ristorazione, dello sport, della musica e del tempo liberoed alcune di queste sono italianissime..andiamole a scoprire: 
2 Spaghi nasce a  Milano, 2006 e si rivolge ad appassionati di gastronomia e buon cibo, gente che vuole scoprire nuovi ristoranti in cui andare o chi cerca suggerimenti quando è via per lavoro o ferie
Fondamentalmente il social consiste nel trovare e condividire i ristoranti preferiti e volendo prenotarli online; ad oggi risultano registrati 150.000 utenti, 200.000 recensioni, 2000 ristoranti clienti, 10 dipendenti tra marketing, vendite, rete e redazione.
Il plus del social network: Permette di farti una idea su un ristorante prima di andarci o di scegliere quello in cui andare quando non si è vicini a casa


Vinix nasce nel 2007 e si rivolge a  professionisti e appassionati della filiera enogastronomica.
Vinix ha come obiettivo quello di offrire strumenti di aggregazione e relazione per professionisti e appassionati del mondo enogastronomico, ad oggi risultano iscritti quasi 9.000utenti  di cui 500 circa dall’estero.
Nelle sue funzionalità base è uno straordinario strumento di relazione tra professionisti e appassionati.

Milano, novembre 2009 e forse risponde ad una delle primarie esigenze maschili: ORGANIZZARE UNA PARTITA DI CALCIO.
Organizzare una partita di pallone in una città era un’impresa. con Fubles abbiamo trovato lo stratagemma per non smettere mai di giocare
I numeri parlano da soli:  220.000 utenti, 44.000 partite giocate in Italia, Spagna, Uk, in Nord e Sud America, +10% al mese grazie al solo passaparola…
calcio, giovani ed internet un TRITTICO PERFETTO!

Zazie nasce a Milano, 2011 ed è  un ambiente fatto su misura per gli amanti dei libri. Potrai creare la tua libreria virtuale, archiviare, votare e recensire i libri che hai letto e curiosare negli scaffali degli altri per scoprire nuovi autori e nuovi percorsi di lettura.
Ad oggi vanta 10.000 iscritti, 1,2 milioni di schede libro e 750.000 libri nelle librerie dei lettori… e i numeri continuano a crescere
La forza di Zazie è quella di rivolgersi ai lettori di ogni genere e età, di libri cartacei e ebook, italiani e stranieri.

Fonte: chefuturo.it
Rielaborazione testo : Ufficio Marketing S&Q 

mercoledì 16 gennaio 2013

MARKETING 2.0: L'IMPORTANZA DI ESSERE SOCIAL


Fare Marketing in questi anni vuol dire trovare nuove strade, nuovi approcci per essere sempre più vicini ai potenziali target aziendali.
Fare Marketing per noi di Former vuol dire essere presenti sul web, essere aggiornati, essere sempre in prima linea, essere sempre vicini ai potenziali clienti.

Former ha deciso di aprire questo blog, per informare,anzi per e-formare, visto che si tratta di formazione sul web.
Chi segue il marketing di Former, che poi è lo stesso team di S&Q ha deciso di puntare decisamente sul web, sul web e sui social network.

I social network hanno dato la possibilità a S&Q Spa (presente su TWITTER, FACEBOOK, GOOGLE+, YOUTUBE, PINTEREST, LINKEDIN, FLICKR)  di stringere rapporti commerciali, di fornitura,  conoscitivi con molte persone o follower per restare in tema di social network.

A rafforzare l’idea di stare facendo un buon lavoro (oltre alle richieste che ci arrivano ogni giorno) e di essere in linea con le linee di marketing di questi anni, oggi girovagando su internet abbiamo trovato questo articolo che riguarda  

CASE HISTORY: DESIGUAL

Desigual  è un noto brand internazionale di abbigliamento casual con sede in Spagna, a Barcellona. Celebre per i suoi abiti all’insegna della non convenzionalità e caratterizzati da patchwork (collage di tessuti), stampe dai colori intensi, graffiti e macchie di colori sgargianti, è da sempre rivolto verso un target prevalentemente giovanile e trasgressivo.

Un brand d’abbigliamento così innovativo e focalizzato sui giovani non poteva esimersi dallo sfruttare le potenzialità offerte dalla comunicazione su Web ed in particolare sui social media, utilizzati sapientemente dal brand in modo sinergico tra loro. Ecco i social media utilizzati da Desigual e che hanno coinvolto la campagna per la nuova collezione:
  1. Youtube
  2. Twitter
  3. Instagram e Pinterest
  4. Facebook
1. Yotube
Insieme al sito Web, costituisce il fulcro dell’attività di comunicazione del brand fungendo anche da collegamento con le altre piattaforme di social networking. Per questa campagna, su Youtube sono stati pubblicati tre spot ispirati al claim “La Vida es Chula”, le cui protagoniste sono tre ragazze che manifestano i propri pensieri davanti allo specchio, ognuna con una ben differente personalità: l’una dal carattere più divertente (“Fun“), l’altra portatrice di uno stile più romantico (“Love“) e la terza più aggressiva e provocatrice (“Sex“).

2.Twitter
Nel finale di ogni spot è evidente il richiamo a Twitter attraverso l’hashtag #hounpiano declinato anche in spagnolo, inglese, francese e tedesco. Sembra ovvia la volontà dell’impresa di non perdere il tracciamento di ogni singolo Tweet pubblicato e di cogliere l’imminente arrivo del nuovo anno carico di nuovi progetti e buoni propositi. L’invito rivolto agli utenti è dunque quello di postare cinguettii dichiarando i propri “piani” per l’anno venturo, all’insegna del colore e rifulgendo dal grigiore quotidiano. Per viralizzare l’intera iniziativa Desigual potrà contare sul profilo Twitter internazionale che annovera una community di circa 17mila follower.

3.Instagram e Pinterest
Gli hashtag però non sono stati limitati ai cinguettii esclusivamente su Twitter ma sono stati estesi al mondo dei social network fotografici Instagram (circa 53mila follower) ePinterest (2,5mila follower), attraverso tag a foto divertenti e coloratissime, in pieno stile Desigual.

 4. Facebook
Se a prima vista potrebbe sembrare che il ruolo di Facebook in questa campagna sia solo marginale rispetto al mix Youtube-Twitter, con un’analisi più approfondita ci si accorge che non è affatto così: bisogna infatti ricordare che la Pagina Facebook Desigual  vanta una community di ben circa 1 milione di Fan e risulta decisamente ben integrata a tutte le altre piattaforme social. In particolare per questa campagna è stato creato creato un nuovo tab-applicazione denominato “Plan 2013″: diventando Fan della Pagina sarà infatti possibile vedere il nuovo spot personalizzato in base alla propria nazionalità e invitare i propri amici a fare altrettanto.
Facebook è stato inoltre utilizzato per la campagna pubblicitaria display-ads, in particolare attraverso il formato dei Post sponsorizzati che hanno permesso di incrementare la portata della campagna estendendola oltre i confini dei soli Fan della Pagina.



Ufficio Marketing: S&Q ….SCOPRI CHI SIAMO

Facebook lancia un motore social contro Google

 Zuckerberg non vuole la "web search", la ricerca web: Facebook punta sulla "Graph Search", un sistema che scandaglia i miliardi di dati, immagini, video e connessioni che i suoi utenti mettono insieme. Così, cercando un'informazione, Facebook restituirà tutto il quadro che compone i risultati relativi a quella particolare ricerca. ma dopo l'annuncio, la Borsa non sembra entusiasta; i titoli del social network perdono lo 0,90%, a 30,71 dollari.

Informazioni, condivisioni, privacy.
 Il miliardo di utenti di Facebook porta in dote 240 miliardi di immagini, e mille miliardi di interconnessioni tra utenti. Un patrimonio di valore assoluto, soprattutto per quanto riguarda le preferenze, i "like" di questa massa umana digitale. E infatti Zuckerberg si premura di mettere in rilievo come gli algoritmi della Graph Search di Facebook siano molto attenti alla privacy, dopo la stretta che il social network ha dato sulla questione negli ultimi tempi. Zuckerberg di fatto mette sul piatto della bilancia un tesoro che Google non ha, ma punta ad avere: lo stato dell'arte delle condivisioni di argomenti e informazioni tra gli esseri umani, o almeno tra quelli presenti sul social della F bianca. Ma deve fare i conti con la riservatezza. E quindi, annuncia Zuck, "Si potrà effettuare ricrerche solo tra ciò che è stato condiviso".

Mi piace cercare
. Quello che cambia insomma è la natura della ricerca. Non è più un'esplorazione del web, ma un'indagine multimediale nella rete sociale e tra le connessioni dell'utente. Se su Google ad esempio si può cercare un'immagine definendo il luogo, il tipo di immagine, l'ambientazione, su Facebook si potrà cercare "foto dei miei amici". E la pagina si comporrà con un collage di immagini indicizzate dalla Graph Search secondo l'estensione social dell'utente. E' come avere un assistente digitale meno formale di Google e più intimo con l'utente. Ma per forza di cose, non altrettanto esteso. 

Con l'aiuto di Bing. I risultati delle ricerche con Graph Search saranno integrati con i risultati del motore di ricerca di Microsoft Bing, ha spiegato Zuckerberg aggiungendo che "se Graph Search non ritiene di poter rispondere alle domande che vengono poste con i dati Facebook, inizierà a mostrare i risultati di Bing. Riteniamo si tratti di una grande partnership". Secondo alcuni rumors circolati nei mesi scorsi Microsoft - che possiede l'1,6% delle azioni di Facebook - sembrava intenzionata a cedere la proprietà del motore di ricerca proprio al social di Menlo Park con lo scopo di aumentare la sua partecipazione azionaria. Voci che finora non hanno trovato conferma.
Com'è. Sul sito il Graph Search appare come una grande barra di ricerca nella parte superiore di ogni pagina. Il risultato della ricerca, ovvero le parole immesse dall'utente, diventano anche il titolo della pagina, che può essere modificato per creare una visualizzazione personalizzata dei contenuti condivisi. Ci sono per ora ancora dei limiti. Anzitutto la ricerca tra le connessioni di Facebook è ancora in fase di sviluppo e funziona per gli utenti che usano la piattaforma in inglese. Non tutti i contenuti sono indicizzati e i post e le azioni "Open Graph", come le canzoni ascoltate, non sono ancora disponibili. Sono attive, per chi può accedervi, le ricerche su persone, foto, luoghi e interessi. Il lancio del motore è contestuale alla presentazione: Graph Search è  già attivo e per poterlo provare bisogna registrarsi alla pagina www.facebook.com/graphsearch

Fonte: La Republica


mercoledì 9 gennaio 2013

FORMAZIONE, DISOCCUPAZIONE E POLITICHE EUROPEE



Da recenti studi effettuati in Europa è balzato subito agli occhi che In Italia e in Grecia tutti i giovani con alti livelli di istruzione hanno la stessa identica possibilità di rimanere disoccupati di quelli che posseggono basse qualifiche.

Questo non può non mettere in luce limiti dei sistemi di istruzione e formazione e in particolare l’esistenza di un ‘mismatch tra competenze delle persone senza lavoro in cerca di occupazione e quelle richieste per le posizioni lavorative vacanti’.

Come è possibile quindi ridurre tale divario attraverso l’offerta formativa nelle università italiane?


- una migliore conoscenza del mercato del lavoro attraverso un’attenta osservazione e analisi dei bisogni formativi. Detto in altri termini diventa necessario e rilevante operare una lettura delle esigenze del mercato per evitare di disegnare un’offerta formativa e didattica del tutto slegata dalla realtà, o che sia la copia di un mito americano o anglosassone le cui caratteristiche del mercato del lavoro sono totalmente differenti da quello italiano.

- un trasferimento di questa conoscenza acquisita all’interno dei sistemi di istruzione e formazione: i curricula hanno bisogno di essere aggiornati regolarmente e nel breve periodo

- un ampio dibattito pubblico sul cambiamento dei bisogni formativi e migliori servizi di orientamento, utili e necessari per aiutare gli studenti ad operare scelte ragionate e adeguate ai propri percorsi formativi

Per quanto concerne la possibilità di trovare lavoro da parte di laureati che non hanno esperienza pratica (o sul campo), sembra opportuno lavorare ulteriormente su un’integrazione tra percorsi a base scolastica e lavorativa mettendo in atto strategie che possono andare dai percorsi di formazione permanente al potenziamento dell’apprendistato formativo che comporterebbe anche una maggiore responsabilità delle imprese nel fornire formazione.

PROGRAMMI UE PER I GIOVANI

A dicembre l’UE ha esposto delle politiche che garantirebbero ai disoccupati di meno di 25 anni l'offerta di un impiego e corsi di perfezionamento e di formazione.
Circa 7,5 milioni di persone tra i 15 e i 24 anni sono senza lavoro e non partecipano ad alcuna attività di istruzione o formazione.
La crisi economica ha reso molto più difficile trovare lavoro
La disoccupazione colpisce più di un giovane su cinque.
In Grecia e Spagna il rapporto è uno su due.
Per aiutarli, la Commissione propone un pacchetto di misuretra cui una raccomandazione ai paesi dell'UE di attuare un programma che garantisca un lavoro e corsi di formazione agli under 25.
In base al programma i paesi dell'UE garantirebbero ai giovani un'offerta di lavoro, corsi di perfezionamento o possibilità di apprendistato o tirocinio nei quattro mesi successivi al termine degli studi scolastici o alla perdita di un impiego.
La Commissione sosterrebbe i programmi nazionali attraverso finanziamenti europei e creando reti per lo scambio di idee sulle soluzioni migliori per offrire lavoro, corsi di formazione o apprendistati ai giovani.
La Finlandia e l'Austria hanno già attuato programmi di questo tipo. L'iniziativa costerebbe al contribuente circa 21 miliardi di euro, una cifra ben inferiore a quella che si spenderebbe per pagare a queste persone i sussidi di disoccupazione.
Oltre a pesare sui giovani e sui loro familiari, la disoccupazione giovanile assorbe circa l'1,2% del PIL dell'UE, vale a dire 150 miliardi di euro l'anno (calcolando i sussidi versati e la perdita di reddito e di entrate fiscali).

Urge un aiuto immediato
È anche importante dare un aiuto ora ai giovani piuttosto che aspettare la ripresa economica. Più tempo trascorrono senza lavoro e senza esperienza lavorativa, maggiore è il rischio che restino emarginati dal mercato del lavoro quando ripartirà l'economia.
In Europa circa il 30% dei giovani disoccupati non lavora da oltre 12 mesi. 
Nel 2011 erano 1,6 milioni, rispetto ai 900 000 del 2008.

martedì 8 gennaio 2013

DISOCCUPAZIONE: NUOVO RECORD


Il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) a novembre è pari al 37,1%, si tratta del record assoluto, ai massimi sia dalle serie mensili, ovvero da gennaio 2004, sia dalle trimestrali, cominciate nel quarto trimestre '92. Lo rileva l'Istat (dati destagionalizzati e
provvisori).
A novembre 2012 tra i 15-24enni le persone in cerca di lavoro, ovvero disoccupate, sono 641 mila e rappresentano il 10,6% della popolazione nella stessa fascia d'età.

fonte : Rai News

lunedì 7 gennaio 2013

CORSI PER ADDETTI ALLA SICUREZZA


L’ADDETTO ALLA SICUREZZA

Nell’ambito dell’esercizio dei compiti di controllo, l’Addetto ai servizi di controllo delle attività di intrattenimento e di spettacolo in luoghi aperti al pubblico o in pubblici esercizi svolge le seguenti attività:
a. controlli preliminari;
b. controlli all’atto dell’accesso del pubblico;
c. controlli all’interno del locale.


LA FIGURA PROFESSIONALE
Ai sensi dell’art. 1, comma 4 del decreto Ministero dell’Interno del 6 ottobre 2009 il personale addetto ai servizi di controllo delle attività di intrattenimento e di spettacolo in luoghi aperti al pubblico o in pubblici esercizi deve essere in possesso dei seguenti requisiti:
·        età non inferiore a 18 anni;
·        diploma di scuola media inferiore ovvero assolvimento diritto dovere
all’istruzione e formazione professionale ai sensi della normativa vigente.

Gli stranieri devono dimostrare una buona conoscenza della lingua italiana, parlata e scritta che consenta di partecipare attivamente al percorso formativo. Tale conoscenza deve essere dimostrata attraverso un test d’ingresso da conservare agli atti del soggetto erogatore della formazione.

REQUISITI RICHIESTI

Fornire una preparazione teorico-pratica adeguata e conforme a quanto prescritto dalle norme vigenti per l’erogazione dei servizi di controllo delle attività di intrattenimento e di spettacolo in luoghi aperti al pubblico o in pubblici esercizi propedeutica all’iscrizione presso gli appositi Elenchi istituiti presso ciascuna Prefettura ai sensi dell’art.1, comma 1, del D.M. 6 ottobre 2009.

OBIETTIVI DEL CORSO

Sono ammessi alla prova di verifica finale soltanto coloro che hanno
frequentato almeno il 90% delle ore di lezioni previste dal corso.

OBBLIGO DI FREQUENZA
La verifica finale è diretta ad accertare l’apprendimento delle
conoscenze e l’acquisizione delle competenze tecnico-professionali
previste dal corso. Essa deve essere articolata in:
– prova in simulazione, per la verifica dell’apprendimento delle
competenze tecnico-professionali;
– test, per la verifica dell’apprendimento delle competenze
cognitive.
Il mancato superamento della prova di verifica finale non consente il
rilascio dell’attestato.

CERTIFICAZIONE FINALE

Le metodologie didattiche utilizzate devono essere coerenti con gli  obiettivi formativi previsti e adeguate agli stili di apprendimento degli utenti. In particolare, devono essere in grado di sviluppare sia i processi cognitivi dei partecipanti sia le dinamiche operative e relazionali degli utenti.

METODOLOGIE DIDATTICHE
Al candidato che supera la prova finale viene rilasciato un attestato
di frequenza, con verifica degli apprendimenti, che deve contenere i
seguenti elementi minimi:
– Denominazione del soggetto formatore
– titolo del corso
– legislazione di riferimento
– durata del corso e periodo di svolgimento
– dati anagrafici del corsista
– firma del soggetto autorizzato ad erogare il corso


venerdì 4 gennaio 2013

RECRUTING E SOCIAL MEDIA

Le aziende sempre piu' di frequente ricercano personale sui social network, questo è un dato di fatto.
Come mostrano i dati degli ultimi anni, gli strumenti di ricerca privilegiati sono piattaforme professionali come LinkedIn oViadeo.
 In Italia le aziende che hanno stabilito delle normative interne per l’utilizzo dei social media sono più di una su tre, il37,5% per l’esattezza.
Complice anche la crisi, sempre più società hanno attività di recruiting via web perché per le aziende è ovviamente un grande risparmio economico e un modo di ottenere numerose informazioni relative a una persona in un tempo molto breve”.
Utilizzare al meglio le piattaforme sociali non è semplice, però, e richiede preparazione. 
Per cercare profili sul web è necessaria una formazione continua, anche con esperienze all’estero, dove le aziende usano questi strumenti da molto tempo.
Pazienza, capacità di collegamento e velocità sono i requisiti richiesti ai recruiter (tra loro molte sono donne), che in Rete devono dimostrare di sapersi orientare al meglio.
 Sempre secondo i dati, in Italia LinkedIn è lo strumento più utilizzato, soprattutto per le ricerche di profili commerciali o economici
È necessario distinguere fra le fasce d’età, Molti tra gli utenti di LinkedIn hanno un’età compresa tra i 40 e i 45 anni, e sono per lo più figure destinate al middle management. Se invece si cercano profili junior manager, allora è molto più facile trovare informazioni su Facebook, che comunque è uno strumento da adoperare con la dovuta cautela”.
 A prescindere dai mezzi che le aziende scelgono di usare, chi si affaccia sul mondo del lavoro deve essere consapevole che i selezionatori usano il web in maniera trasversale, affidandosi a tutti i mezzi a disposizione : La web reputation, la reputazione che costruiamo in Rete — ora ha un peso maggiore. Tutto quello che pubblichiamo sui social network e non solo, può ritorcersi contro.
Veicolare informazioni non veritiere è indice di poca professionalità, ad esempio, così come ometterne alcune. 
Da non dimenticare nella stesura del curriculum online sono i dati anagrafici: Linkedin non ha uno spazio dedicato perché è nato in un contesto culturale anglosassone, in cui è bandito qualsiasi tipo di discriminazione in campo lavorativo, e quindi anche quella in base all’età. 
Anche la lingua usata per presentarsi è importante. L’inglese apre sicuramente più prospettive, mentre l’italiano limita ovviamente il raggio d’azione ed è una scelta che fa riflettere i selezionatori.
Per la foto, obbligatoria in qualsiasi tipo di piattaforma professionale on line da LinkedIn a About.me, sono ovviamente validi tutti gli accorgimenti usati per un normale curriculum cartaceo — un documento da non mandare ancora in pensione.

Ufficio Stampa
S&Q (Roberto Martellino)